Il #DpInTour non si ferma e una piccola delegazione dal 24 al 28 agosto 2022 ha raggiunto Tuscania (VT) per partecipare alla sesta edizione del Festival direzioniAltre, organizzato – sotto la direzione artistica della coreografa, regista e danzatrice Loredana Parrella – da Twain_Centro di Produzione Danza Regionale. Questo appuntamento cade proprio al centro del Festival, tra la prima tappa a Montagnola (Municipio VII) dal 2 al 7 agosto e gli eventi di metà settembre a Vicovaro (RM) e Santa Marinella (RM).
Il piccolo borgo etrusco situato nel viterbese ha accolto nei suoi luoghi suggestivi una programmazione ricca di eventi, spettacoli di danza e performance site specific, oltre la ormai attesissima finale del Premio Twain_direzioniAltre, che “ha chiuso le danze” domenica 28 agosto. Il Premio, rivolto a giovani artiste e artisti under 35, autori della danza contemporanea, offre possibilità di sostegno alla produzione, residenza artistica e circuitazione. Questo è uno dei motivi che ci lega a questa realtà: Dominio Pubblico è infatti partner di Twain e, ogni anno, seleziona un lavoro tra i progetti finalisti per programmarlo all’interno del proprio Festival Dominio Pubblico-La Città agli Under 25.
A conferma di questo legame, è proprio un progetto che abbiamo ospitato all’interno dell’VIII edizione del nostro Festival ad aprire direzioniAltre: Entanglement di Lorenzo di Rocco e Jennifer Lavinia Rosati, vincitore del Premio Twain 2021.
Siamo approdati a Tuscania per affiancare la commissione di esperti che ha valutato i sei progetti-studio finalisti, composta, oltre che dalla direttrice Loredana Parrella, da Gian Maria Cervo (direttore artistico del Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo e Montesacro Festival), Ricky Bonavita (direttore artistico del Festival TenDance e della Compagnia Excursus), Isabella Di Cola (responsabile della programmazione della danza e dei progetti speciali per ATCL-Circuito Multidisciplinare della Regione Lazio), Alessandro Pontremoli, docente universitario presso il Dams di Torino) e Silvana Barbarini (direttrice artistica dell’Associazione Vera Stasi).
Quest’anno ci siamo confrontati anche con i Pionieri della Visione, gruppo di spettatori attivi coordinato da Elena Mozzetta, che avrà il compito di assegnare una menzione speciale al progetto che più li colpisce.
La magia del Festival, del Premio e di Tuscania, per noi è proprio questa: l’incontro e il confronto. Riuscire a entrare a contatto, in un luogo suggestivo come questo, non solo con artisti, ma anche con un pubblico eterogeneo – composto da “spettatori attivi” e non – e con professionisti del settore, sentendoci coinvolti e partecipi nelle scelte e nelle discussioni, nonostante la nostra giovane età: è uno stimolo formativo.
L’arte, la natura, le persone, la danza, tutto si mescola nei giorni di festival a Tuscania Il discorso di Loredana Parrella a conclusione del festival è significativo per comprendere cosa nel tempo è stato costruito da Twain, cosa accade a Tuscania e l’importanza e la fiducia che viene riposta nel lavoro delle giovani generazioni. Si parla di “sorpasso”, alludendo allo scatto che i giovani devono essere incentivati e portati a fare per andare oltre gli insegnamenti degli “adulti”. La Parrella si augura appunto di essere “sorpassata” dai giovani, creando condizioni favorevoli affinché questi possano lavorare, emergere e realizzarsi, come individui e artisti, superando, se necessario, i maestri.
Il Premio Twain, in un certo senso, rappresenta un investimento, un atto di fiducia, una scommessa nei confronti dei giovani, una possibilità data a chi si è da poco affacciato o si sta affacciando al mondo lavorativo e non trova facilmente accesso a spazi creativi.
Dare valore alle progettualità in divenire e investire negli studi dei giovani, garantendo loro uno spazio di ricerca e un tempo per l’approfondimento, è una grande scommessa. Indirizzare e guidare gli stessi nello sviluppo di progetti è un grande atto di maturità. Augurarsi di essere sorpassati da loro è un grande atto d’amore.
In due progetti vincitori del Premio Twain 2022, in ex aequo, sono T.R.I.P.O.F.O.B.I.A. di IVONA – che riceve anche la menzione speciale dei Pionieri della Visione – e all you need is di Emanuele Rosa e Maria Focaraccio. Due studi diversi per stile e composizione che indagano l’uno i concetti di paura e angoscia che ciascuno di noi può provare nel corso della propria vita; l’altro il concetto di coppia tradizionale, mettendo in discussione la logica delle opposizioni binarie che dominano il nostro sistema di pensiero – parlando a tutte le generazioni, trasversalmente.
Sul “sorpasso”, di cui parla Loredana Parrella siamo d’accordo, ma non del tutto. I giovani non devono necessariamente sorpassare gli adulti, piuttosto devono camminare a fianco a loro, aperti ad accogliere nuovi stimoli e senza la presunzione di ottenere tutto e subito. Quando saremo adulti, sorpasseremo gli adulti di oggi e guideremo gli adulti di domani.
Ce ne andiamo da Tuscania con la consapevolezza che rivedremo presto i finalisti del Premio Twain…magari al nostro Festival!
Clara Lolletti – Direzione Artistica U25 2022