Articolo di Clara Lolletti, Riccardo Galdenzi e Matteo Polimanti
“A fragilità è nu segret che non si dice”
Rieducare, riammettere in società dei giovani ragazzi che hanno perso il loro posto nel mondo, e far loro riscoprire la bellezza dell’incontro con l’altro e con tutto ciò che c’è oltre le mura del luogo dove vivono.
Nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 luglio si è svolta la prima edizione di Portami Là Fuori – Festival di arte, cinema, musica e teatro pensato per i ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni (IPM) della città di Airola (BN) e per la città stessa, e organizzato dall’associazione Crisi Come Opportunità (CCO).
La presenza di Dominio Pubblico al Festival, con cui è stato sancito l’avvio del #DPintour2021, ha dato ai ragazzi dell’IPM la possibilità di conoscere e confrontarsi con i loro coetanei che vivono là fuori, proprio dove hanno fatto esplicita richiesta di voler essere portati. È stato lo spostamento fra i due principali luoghi del Festival a favorire questa dinamica relazionale: così come i ragazzi di Dominio Pubblico hanno provato la sensazione di trovarsi all’interno di un Istituto Penale, allo stesso modo alcuni ragazzi dell’IPM sono usciti per raggiungere il Chiostro Comunale di Airola, regalando ai presenti la propria incontenibile vitalità.
Proprio uno dei ragazzi sabato pomeriggio, dopo la visione nel Teatro dell’IPM prima del film Fiore di Claudio Giovannesi e poi del cortometraggio Dura Lex da loro realizzato grazie al laboratorio di sceneggiatura svolto con Maurizio Braucci e Fabrizio Nardi, ci ha fatto capire quanto fosse importante la nostra presenza al Festival, che ha permesso loro di mostrarci quanto valessero, ricevendo stimoli dall’esterno.
Stimoli che sono arrivati anche grazie alla maratona di cortometraggi, selezionati dai ragazzi stessi, che sabato sera sono stati proiettati davanti a un vasto pubblico presso il Chiostro Comunale. All’interno della rassegna, il cui scopo principale è stato quello di far luce sulle varie ragioni per cui un minorenne possa ritrovarsi in una situazione di disagio che lo porti ad essere recluso in un Istituto Penale, è stato proposto anche Schiavonea di Natalino Zangaro, già proiettato al nostro Festival Sottovuoto lo scorso giovedì 1 luglio durante la Notte del Cinema Under 25 allo Spazio Rossellini di Roma.
A volte si corre il rischio di immaginare un Istituto Penale come un luogo grigio e cupo, dove non c’è posto per la speranza e la voglia di riscatto. A confronto con Benedetta Genisio, responsabile della comunicazione di CCO, ci siamo resi conto che è sbagliato parlare di carceri, di detenuti, detenzione, e così via.
L’articolo 27 comma III della nostra Costituzione suggerisce un diverso punto di vista: «Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato», dunque mettere quest’ultimo nella condizione di poter ricominciare a lavorare su di sé, di poter liberamente ritrovare la propria strada.
Grazie a Portami Là Fuori abbiamo quindi avuto la preziosa opportunità di mettere in crisi le nostre convinzioni riguardo la vita dei ragazzi ristretti nell’IPM: l’iniziale difficoltà nel non sapere bene come rapportarci ha poi lasciato spazio a una maggiore apertura, grazie alla quale siamo riusciti a condividere tutti insieme i più bei momenti del Festival.
L’organizzazione dell’intero evento è stata possibile grazie alla creazione di una rete di collaborazioni pazientemente costruita sul territorio, volta a far conoscere la realtà dell’IPM e a coinvolgere quanti più partner possibili. Noemi Caputo, project manager di CCO, ci ha raccontato di come l’iniziale estraneità dell’associazione alla città di Airola abbia reso inevitabile la ricerca di aiuti e sostegni di ogni tipo su larga scala.
In questo modo hanno contribuito alla realizzazione del Festival moltissimi attori sociali: a partire dal Comune di Airola, per poi passare alla Proloco della città, a Poste Italiane, Campania Teatro Festival, alla Fondazione Alta Mane Italia, alle associazioni Airolandia e Mediterraneo Comune, che hanno entrambe organizzato dei laboratori teatrali per grandi e piccini, e Textures, curatrice della mostra fotografica Particolari dagli IPM allestita nel Chiostro Comunale.
E ancora: l’associazione In Wall We Trust, che da diversi anni popola i muri della città con splendidi artworks, a dare il benvenuto a chiunque arrivi ad Airola per la prima volta. Durante le due giornate di Festival i ragazzi dell’IPM hanno potuto esporre nel Chiostro Comunale le opere frutto dell’IPM Street Art Project, che dal 2015 li vede impegnati in laboratori di Stencil Art. Anche Dominio Pubblico ha portato il proprio contributo artistico: lo street artist Paolo Colasanti in arte Gojo, che da anni collabora con la nostra associazione, ha realizzato un live painting riproducendo l’immagine del logo del Festival (foto in alto), precedentemente elaborata, in due giornate laboratoriali, insieme ai ragazzi dell’Istituto.
Non sono poi mancati grandi ospiti, come il Maestro Erasmo Petringa, che domenica mattina ha regalato ai ragazzi un concerto tutto per loro, o come Kento e Margherita Vicario, che hanno tenuto con i ragazzi dei laboratori di scrittura rap, i cui risultati sono stati condivisi con il pubblico di Airola nel concerto finale di domenica pomeriggio. I ragazzi hanno così avuto l’opportunità di collaborare con esponenti importanti della scena musicale italiana: già forti del costante lavoro svolto dentro l’IPM col rapper Luca Caiazzo in arte Lucariello, anche lui parte di CCO, hanno potuto esplorare attraverso il rap la propria emotività e sensibilità.
Inoltre, insieme ai loro coetanei della Compagnia Teatrale Puntozero Teatro e dell’ IPM Cesare Beccaria di Milano, hanno portato in scena, nella mattinata di domenica 11, Errare humanum est, spettacolo frutto dell’incontro, favorito dai due registi Maurizio Braucci e Giuseppe Scutellà, fra i lavori sui due testi shakespeariani rispettivamente dell’Amleto da parte dell’IPM di Airola, e di Romeo e Giulietta da parte del Beccaria. Amleto che già nella giornata di venerdì era andato in scena nel teatro dell’IPM, e che alcuni studenti del Liceo “A. Lombardi” di Airola hanno avuto modo di vedere, per poi riportare l’esperienza nel proprio giornalino scolastico (clicca qui).
Grazie al Festival Portami Là Fuori si sono dunque incontrate diverse realtà del territorio e non solo, ma soprattutto si è data ai ragazzi dell’IPM una concreta opportunità: quella di riprendere contatto con il mondo esterno, con dignità e rispetto verso il prossimo. Dominio Pubblico è orgoglioso di aver preso parte ad un simile progetto, ancora ben lontano dal dirsi concluso ma che certamente porterà ad altri significativi risultati.
“Si davvèr me bbuo′ bbene spezzà cheste catenè, piglia chistu core e portàl fuori.”
-dalla canzone Puortame Là Fore di Lucariello