Lucia Medri di TeatroeCritica scrive una riflessione sul Festival che quest’anno ha abitato interamente gli spazi del Teatro India – Teatro di Roma:
DOMINIO PUBBLICO 2017. LA COSCIENZA DEL LUOGO
«Facendo spazio ai numeri di questa edizione sono state circa 120 le proposte presentate tra cui 80 quelle teatrali, arrivando infine a riempire un cartellone di ben 50 eventi: dal teatro al cinema passando per le arti visive e la musica. Un fitto programma sostenuto dal lavoro dei ragazzi avente lo scopo di far vivere allo spettatore l’esperienza partecipata e condivisa di un evento in tutta la sua eterogeneità di proposta artistica.
[…] Resta insoluta la risposta alla domanda se si stia parlando di una rivoluzione in atto o semplicemente di una rinnovata e diversificata modulazione di pratiche; un dato di fatto è però che le giornate di Dominio Pubblico hanno rappresentato non solo un momento di resistenza teatrale a una stagione che potremmo definire “ostacolata”, ma anche di opportunità per combattere quella che Panici, in conclusione della nostra discussione, ha definito «l’incoscienza del luogo» dimostrata dallo stupore di alcuni spettatori per l’esistenza del Teatro India, che non conoscevano affatto. E ci auguriamo che Dominio Pubblico, come altri progetti, possano essere eventi funzionali affinché questo spazio “si comunichi”, ancora e di più, alla cittadinanza.»