SINOPIA (30’) – Marco Pergallini, Maria Stella Pitarresi – Palermo
24 giugno ore 20:00 | Sala B
Danza / Selezione Network Risonanze
Secondo studio
ingresso: gratuito con prenotazione
Di e con Marco Pergallini, Maria Stella Pitarresi
Coreografia ed Interpretazione: Marco Pergallini, Maria Stella Pitarresi
Produzione: Twain Centro di Produzione Danza
Con il contributo di MIC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit
In residenza presso Spazio Fani, Supercinema e Teatro Il Rivellino, Tuscania (VT);
Progetto ‘atuttotondodanza’ residenze creative per artisti, Vigonza(PD), in collaborazione con Padova Danza, La Sfera Danza, Echidnacultura, Comune di Vigonza.
con il sostegno di Home centro Creazione Coreografica.
Vincitore del premio “ Teatro San Materno- Ascona” ( Svizzera ) per il Festival Presente Futuro 2021 presso il Teatro Libero di Palermo; selezionato per il Festival “Strabismi/ Exotropia 2021”; selezionato per “Twilight in the round-Florence Dance Festival 2022’’, vincitore del bando di residenza “Portraits on stage 2022
La “sinopia” è lo strato preparatorio del disegno in cui viene usata della terra rossa, grazie alla quale progressivamente prende forma la fase completa di un’opera. In senso biblico la sinopia dell’essere umano può essere ricondotta alla figura di Adamo ed Eva, uomo e donna, primi strati di un intero genere.
Il punto di partenza su cui ci siamo focalizzati riguarda il concetto di principio, tutto quello che è vita ancor prima della vita stessa. Partendo da questo concetto, di strato/stratificazione, di “prima volta”, una delle prime immagini che hanno colpito il nostro interesse è stata la rappresentazione della “Cacciata dal Paradiso“ di Masaccio. Il nostro intento è quello di rielaborare coreograficamente la cacciata dei due corpi dal Paradiso e il fatto che si ritrovino catapultati in una nuova terra, in uno spazio ostile e profano. A partire da una forza di gravità che costringe i due essere umani ad allacciarsi l’uno all’altra, i corpi arrivano a dei virtuosismi verticali che non possono però che precipitare verso il pavimento. Il tutto avviene attraverso una struttura semplice e diretta che possa mettere in luce la sensazione che i due corpi stanno vivendo in quell’istante, lasciando spazio ad un silenzio che si mantiene dinamico, dove iniziano a sentirsi strato partecipe della terra, nonché uno strato dell’altro, per la prima volta.